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MINORENNI IN ARRESTO PER DUE CANNE? (Comunicato Osservatorio Antiproibizionista – 2023)

  • September 27, 2023 19:43

In Italia viviamo da molto tempo una crisi ideologica e socioeconomica. Ogni giorno morti sul lavoro, femminicidi o migranti affogati davanti alle nostre coste; continuamente affrontiamo l’aumento del costo della vita e dell’inflazione e la contemporanea tendenza alla riduzione degli stipendi; il tutto nella mancanza di prospettive e nell’indifferenza generale.

Il governo Meloni, dopo i decreti contro le ONG o contro le feste autorganizzate (la tristemente famosa ‘legge anti-rave’), con il nuovo decreto sulla criminalità minorile introduce l’arresto per i minori in caso di cessione (anche di lieve entità) di sostanze illegali.
Non ci sorprende l’accanimento contro le sostanze di questo governo di ultra-destra, promotore di atti legislativi autoritari come il recente decreto Salvini, che acuisce le pene in caso di guida sotto l’effetto di stupefacenti. Anche con la persecuzione dei consumatori di sostanze il governo Meloni dimostra la propria continuità con l’ideologia fascista, del resto le prime norme proibizioniste della storia d’Italia furono introdotte proprio da Mussolini.
I risultati di queste leggi sono sotto l’occhio di tutti: DISINFORMAZIONE, STIGMATIZZAZIONE E CARCERAZIONE (più di un terzo dei detenuti è in carcere per droga di cui il 78% per cannabis).

Ricordiamo che il carcere non ha alcuna finalità educativa, è solo un sistema punitivo per poveri, migranti, oppositori politici ed emarginati e comporta il peggioramento fisico e mentale dei detenuti (solo nei primi 8 mesi del 2023 si sono verificati 43 suicidi).

Introdurre possibilità carceraria per i minori anche per reati lievi rientra in un programma repressivo a 360’.

MILITARIZZAZIONE e GENTRIFICAZIONE rientrano in questo programma: centri storici delle città solo per ricchi e turisti, dove è vietato tutto tranne consumare, sotto l’occhio vigile di telecamere, militari e vigili urbani, ormai diventati una sorta di esercito privato delle giunte comunali e che sempre più si occupano di operazioni che non sono di loro competenza: come lo sgombero delle case (in cui Pisa ha un triste primato in Italia) e i rastrellamenti in città con cani antidroga.

In questi ultimi anni si sono moltiplicate le ordinanze comunali per vietare alla gente di sedersi per terra, socializzare, fare musica.

Non ci sorprende che in questa situazione, in mancanza di attività socio-culturali alternative ed auto-organizzate, sempre più giovani si rivolgano verso le cure psichiatriche (come testimonia l’aumento dell’uso di psicofarmaci) o verso l’uso di sostanze “performanti”.

Intanto le narcomafie sono sempre più forti, in questi anni infatti l’Italia è diventata il principale hub di distribuzione di cocaina in Europa.
Come antiproibizionisti non criminalizziamo l’uso di nessuna sostanza, siamo per un consumo critico e consapevole basato sull’informazione, l’autodeterminazione e la cultura della riduzione del danno. Pensiamo che questo non sia una utopia, considerato che nel non lontano Portogallo non è punito l’uso di NESSUNA SOSTANZA.
Invitiamo tutt* a mobilitarsi per far fronte a questa nuova ondata repressiva! Riprendiamoci i nostri spazi!

Osservatorio Antiproibizionista

(Ci troviamo tutti i martedì alle 18.30 al circolo anarchico di Vicolo del Tidi).